Ci sono degli accessori cartacei che, pur in un mondo digitalizzato, continueranno ancora per tanto tempo a risultare indispensabili per tante persone. E certo a qualcuno potrebbe perfino sembrare strano che, ai tempi della fatturazione elettronica, ci siano ancora tante aziende che hanno bisogno dei “vecchi” blocchi in carta chimica personalizzati. Eppure è proprio così, ci sono ancora molte situazioni in cui la digitalizzazione non può sostituire in modo adeguato i vecchi strumenti cartacei. Ma cosa sono nel concreto i blocchi in carta chimica, anche detti più semplicemente blocchi copiativi? E come funzionano? Vediamolo.
Cosa sono i blocchi in carta chimica personalizzati
Partiamo col vedere cosa sono i blocchi in carta chimica personalizzati. Si tratta dei classici blocchi copiativi, che permettono di avere automaticamente una o più copie del documento compilato a penna. Ecco che allora i blocchi in carta chimica sono preziosi per chi deve compilare fatture, documenti di trasporto, moduli d’ordine, ordinazioni al ristorante (da consegnare in cucina come al bar) e via dicendo.
Come riescono a creare delle copie istantanee? Semplice: le pagine sono create in modo da trasmettere alla successiva (o alle successive) quanto impresso con una normale penna sulla pagina precedente. Grazie alla loro linea perforata, inoltre, i blocchi copiativi permettono di strappare comodamente le copie, per consegnare di volta in volta ai collaboratori o ai clienti.
La personalizzazione consente di andare a “precompilare” i fogli, in modo da avere di volta in volta un modulo già pronto per essere riempito, permettendo di risparmiare un bel po’ di tempo.
Come funzionano i blocchi copiativi
Possiamo spiegare il funzionamento del classico blocco copiativo personalizzato partendo dalle tre tipologie di fogli con cui esso è creato. Il primo foglio, quello su cui andiamo effettivamente a scrivere con la nostra normalissima penna, è un foglio che è retro rivestito (in inglese dicono Coated Back) con delle microcapsule di inchiostro. Proprio per questo, premendo con la penna sul lato anteriore, si avrà un segno anche nella pagina successiva.
Il secondo foglio, quello di mezzo, è rivestito sia davanti che dietro (Coated Front and Back); più nello specifico, sulla parte frontale ci sarà una sottile pellicola di resina, in modo da avere una copia esatta e precisa di quanto scritto sul foglio precedente; nella parte inferiore ci sarà invece nuovamente una copertura di microcapsule di inchiostro.
Sarà così possibile avere un’altra copia del foglio, sul terzo foglio, rivestito frontalmente (Coatet front) con della resina. Ecco come funzionano i blocchi copiativi nel concreto!